E se le tabelle millesimi di un condominio non esistono? !

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Chi vive in condominio sa benissimo cosa sono le tabelle millesimali e qual è la loro fondamentale funzione. Spesso accade che i condòmini non siano d’accordo con quanto scritto al loro interno, soprattutto quando sono attribuiti millesimi in eccesso: ciò comporta, infatti, una maggiore partecipazione alla spesa comune, con evidente danno a carico del singolo. Con questo articolo analizzeremo il caso opposto,

cioè quello del condominio senza tabelle millesimali.

Non è detto che l’edificio sia munito di tabelle che esprimono il valore delle unità immobiliari appartenenti ai condòmini: potrebbe tranquillamente essere, infatti, che nessuno si sia preso la briga di redigerle o di incaricare un tecnico affinché le preparasse. Cosa succede in questi casi? Come fare a dividere le spese? Come si gestisce un condominio senza tabelle millesimali? Scopriamolo insieme.

Tabelle millesimali: cosa sono?

Le tabelle riportano il valore di tutte le unità facenti parte dell’edificio (e quindi anche cantine, box, posti auto, ecc.), espresso in millesimi. Ad esempio, se un condomino possiede un terzo dell’intero fabbricato, la sua quota sarà pari a 333 millesimi (333/1000).

Le tabelle millesimali stabiliscono la proporzione in base alla quale ciascun condomino partecipa alla spesa comune.

Tabelle millesimali: sono obbligatorie?

Le tabelle millesimali non sono obbligatorie. Nessuna norma di legge, infatti, impone tassativamente al condominio di munirsi delle tabelle; tant’è vero che, nella pratica, sono molti gli edifici sforniti.

La non obbligatorietà delle tabelle millesimali si evince anche dal fatto che è lo stesso regolamento, a cui in genere sono allegate, a non essere obbligatorio.

Secondo la legge  quando in una palazzina il numero dei condòmini è superiore a dieci, deve essere formato un regolamento che contenga, tra le altre cose, le norme circa l’uso delle cose comuni e la ripartizione delle spese, secondo i diritti e gli obblighi spettanti a ciascun condomino.

Insomma: se non c’è un regolamento, non ci saranno nemmeno le tabelle millesimali. E poiché il regolamento è obbligatorio solo negli edifici con almeno undici proprietari diversi, è ragionevole pensare che, nei piccoli condomini, manchino sia il regolamento che le tabelle ad esso allegate.

Peraltro, anche quando il regolamento è obbligatorio, non necessariamente devono essere redatte anche le tabelle: ben può essere, quindi, che il condominio abbia un regolamento ma non le tabelle allegate allo stesso.

Condominio senza tabelle: come si dividono le spese?

In assenza di tabelle millesimali, ogni condomino partecipa alle spese

La prestazione dei servizi nell’interesse comune e per le innovazioni deliberate dalla maggioranza è sostenuta dai condòmini in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno, salvo diversa convenzione.

In assenza di tabelle millesimali, se non c’è accordo tra le parti per la suddivisione delle spese, si può sempre ricorrere al giudice affinché provveda sulla ripartizione ed, eventualmente, sull’approvazione delle tabelle.

Tabelle: come vengono approvate?

Il condominio privo di tabelle millesimali può sempre rimediare decidendo di approvarle e di allegarle al regolamento. Si tratta di un documento tecnico, redatto da un professionista, che può essere approvato in sede assembleare.

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